“Nella mente di un defunto” è un libro scritto Ensitiv noto sensitivo che ha avuto il suo primo viaggio astrale quando aveva 13 anni. Il libro ha come obiettivo quello di capire e comprendere il mondo degli stati emotivi successivi alla morte di un individuo.
L’autore sottolinea che, anche se il libro racconta esperienze di contatti con i defunti, non è questa la parte importante del testo. Infatti, egli evidenzia come ci siano già centinaia di titoli che parlano di questi argomenti e che il suo scopo è quello di approfondire il “perché” di determinati messaggi, di specifiche manifestazioni e visualizzazioni.
L’autore sottolinea come nel su precedente libro “Manuale per sopravvivere dopo la morte”, egli ha spiegato chiaramente che la creazione degli scenari e dei movimenti seguenti al cambiamento di stato, dipendono in buona parte dal tipo di morte subita. “Nella mente di un defunto”, invece, egli vuole approfondire le varie tipologie di “pensiero” che un defunto manifesta negli stadi più importanti del suo percorso.
L’autore ha raccolto una grande quantità di informazioni sul mondo degli stati successivi alla morte, e grazie a questa raccolta è riuscito a stabilire un filo conduttore che lega l’esperienza di morte e gli stati successivi di qualunque soggetto umano che abbandona il proprio corpo fisico.
Egli sottolinea come la mente di un defunto sia varia tanto quanto lo sono gli individui, e che ci sono anime perse e disperse, spiriti guida, spiriti luminosi, inguaribili nostalgici, ravveduti, frustrati e rancorosi. Tutto ciò è dovuto al fatto che le varie menti sono differenti tra loro come lo sono i pensieri, le tradizioni, le culture e i desideri.
Il libro ci conduce in un viaggio attraverso la mente di un defunto, tra un racconto e un sogno, tra uno studio e un sorriso. L’autore ci mostra come le frequenze di una vibrazione stabiliscano il “luogo” energetico in cui muoversi o permanere.
In sintesi, “Nella mente di un defunto” è un libro che approfondisce il mondo degli stati emotivi successivi alla morte, cercando di capire e comprendere il “perché” di determinati messaggi, di specifiche manifestazioni e visualizzazioni. Grazie alla raccolta di una grande quantità di informazioni, l’autore è riuscito a stabilire un filo conduttore che lega l’esperienza di morte e gli stati emotivi successivi di qualunque soggetto umano che abbandona il proprio corpo fisico.
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