Per comprendere distintamente la dottrina occulta, bisogna interpretare le teorie che stanno alla base dei segreti ermetici. Possiamo suddividere in sei punti fondamentali tali teorie: 1) Secondo l’occultismo, il concetto di Universo è la sintesi di tutto ciò che esiste. 2) Il tutto è in relazione completa con le sue parti. 3) La corrente vitale (prana primordiale) è unica. 4) Il processo evolutivo e involutivo dell’azione della vita universale è costante. 5) La corrente vitale nutre tutte le forme di vita, acquisendo un nuovo profilo energetico attraverso la sua canalizzazione. 6) L’aria respirata è, per tutti gli uomini, ciò che la luce solare è per i pianeti del sistema che li ospita. Per analogia, i pianeti del nostro sistema solare, sono le cellule dell’universo al pari delle cellule che compongono il nostro organismo.
LE TEORIE DEL PAPUS
Non ci stancheremo mai di menzionare il lavoro del grande esoterista francese Gérard Encausse detto il Papus nel quale, la dottrina occulta, ha raggiunto livelli di comprensione mai conseguiti prima. Egli diceva che tutto è analogo e che la legge che regge i mondi è la stessa che regge la vita dell’insetto. Studiando la maniera in cui le cellule si raggruppano, si deduce il modo in cui i regni della natura si aggregano per formare il pianeta Terra, organo dell’Universo. Conoscere il segreto della cellula è apprendere il segreto della costituzione dell’universo e quindi il segreto di Dio. Per il Papus era chiara la concezione analogica di tutto ciò che è trasformazione nella vita universale, concezioni già teorizzate nelle culture indiane e nei loro testi sacri. Analizzando l’uomo da una prospettiva scientifica si potrebbe affermare che egli è materia mentre, per un teologo è materia e spirito. Per gli occultisti, invece, l’individuo è il riflesso della vita universale, pertanto trino e costituito da: Corpo, Corpo Astrale o Perispirito e Anima. “L’uomo è un essere intelligente e corporeo, fatto a immagine di Dio e del Mondo, UNO in essenza, TRIPLICE nella sostanza, immortale e mortale. V’è in lui un’anima spirituale, un corpo materiale, e un mediatore plastico”. Eliphas Levi Il corpo astrale può allontanarsi coscientemente dal corpo fisico oppure inconsciamente, subendo le influenze casuali del momento, come nelle sedute spiritiche. Quando il corpo fisico cessa di funzionare, il corpo astrale si libra nell’aria e, di conseguenza, si muore. La proiezione del proprio corpo astrale su quello di un altro corpo, porta alla magnetizzazione del soggetto.
SCHEMA ERMETICO DELL’UOMO E DELL’UNIVERSO
I Teosofi, per spiegare la dottrina occulta, schematizzano la costituzione settenaria dell’universo in rapporto al microcosmo (uomo) e al macrocosmo (universo):
L’UOMO
1° Il corpo RUPA
2° Il principio della vita animale IVATMA
3° Il corpo astrale LINGA SARIRA
4° L’anima animale (volontà) KAMA RUPA
5° L’anima umana (intelletto) MANAS
6° L’anima spirituale BUDDHI
7° Lo spirito divino ATMA
L’UNIVERSO
1° Terra o materia PRAKRITI
2° Spirito vivificante PURUSH
3° Atmosfera astrale cosmica AKASA
4° Volontà cosmica VACH
5° Luce astrale (illusione universale) YASNA
6° Intelletto universale NARAYANA
7° Spirito latente SWAYAMBA
IL GRANDE MIETITORE: LA MORTE
La dottrina occulta non può essere compresa pienamente, se non si considera la funzione della morte del corpo fisico e la conseguente rigenerazione dell’anima in una nuova veste materica. Essa rivela il fenomeno dell’evoluzione di tutto l’esistente. “Noi ci rammarichiamo sovente che la più bella vita deve finire e l’avvicinarsi di quel terribile momento che si chiama morte ci rende disgustose tutte le gioie dell’esistenza.” “Perché si nasce, quando bisogna vivere così poco? Perché educare con tante cure dei fanciulli che morranno? Ecco ciò che si domanda l’ignoranza umana, nei suoi dubbi più frequenti e più tristi”. Eliphas Levi. “ Immediatamente dopo la morte, l’uomo si trova in uno stato di turbamento inversamente analogo al suo stato immediato dopo la nascita”. “Però un notevole fenomeno si produrrebbe secondo il parere di alcuni occultisti indiani”. “L’ultimo sospiro vitale che sale al cervello lo illuminerebbe nel momento della separazione dei due principi, l’anima e la vita, in modo che tutti i fatti immagazzinati nella memoria si presenterebbero d’un tratto alla coscienza del morente con un’intensità e una vivacità degne di nota”. Papus. L’analisi della morte è splendidamente descritta dalla tredicesima Lama dei Tarocchi, rappresentata dall’esoterista svizzero Oswald Wirth: l’adepto che accetta il dolore proteso alla Grande Opera non teme la morte. Egli soccombe misticamente, ancor prima che fisicamente, distaccandosi da tutto ciò che è contaminabile, rendendo possibile la propria rigenerazione per rinnovarsi a un’esistenza più elevata. Nella fase al nero (nigredo), in cui risalta il candore dei teschi e delle ossa, svaniscono le illusioni e il giudizio si fortifica: l’iniziato muore all’illusione preparandosi a diventare Maestro.
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La Dottrina Occulta – Articolo di Damiano Checchin – pranoterapiamcc.it
Autore
Damiano Checchin
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